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2008, Alcool, Bottiglie, Comunista, Distici, Endecasillabi, Libertà, Malta, Marx, Notte, Notti, Politica, Quintine, Rivoluzione, Sabbia, Sangue, Settenari, Sogni, Stelle, Versi sciolti
Volgi in alto l’arcato sopracciglio
intona forte il canto della terra
tua, fiera e lontana lì sui monti
e sfumata e svanita tra onde infrante
su scogli dal sole arsi del Mare Nostro…
Guardami señorita;
guardami compañera.
Leccar vorrei il tuo senso di tequila,
di sabbia sporca e sangue di Melita,
su quel bus in piedi senza più posto
e con le spalle giuste al senso opposto:
la fermata divide, sei smarrita.
Cercami señorita;
cercami compañera.
Vorrei guardarti ancor così sudata
all’ombra di una sera già appassita:
fuori da quel bus la gente aliena va
stropicciando ed ostentando libertà;
Marx si dispera, purtroppo è finita.
Trovami señorita;
trovami compañera.
Coprire vorrei di stelle e bottiglie
tua vita, di sogni, rivoluzioni
e di comunismo la nostra gita,
che oltre frontiere venga proseguita
con stesse di questa notte, tensioni.
Lorenzo Cusimano, Amando tua sorella, Casteldaccia (Italy), 2008.
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